04 Ott NANOFAT GRAFTING
LE GOCCE DI GRASSO PREZIOSE PER CONTRASTRARE L’INVECCHIAMENTO CUTANEO
Nanofat grafting è una nuova procedura in Medicina rigenerativa, evoluzione dello sperimentato Lipofilling, tecnica che utilizza il tessuto adiposo autologo per modificare i volumi ed i contorni del viso e del corpo attraverso il prelievo ed il reimpianto nello stesso paziente.
La nuovissima tecnica del Nanofat grafting si è dimostrata un valido concetto di rigenerazione tessutale superficiale per il ringiovanimento cutaneo, per il trattamento delle rughe superficiali e delle cicatrici.
Viene utilizzato in affiancamento alla tecnica del Lipofilling per completare l’effetto rigenerativo a livello cutaneo superficiale o come singola procedura.
Quali sono i vantaggi comuni a queste tecniche di utilizzazione di grasso autologo ?
Le cellule adipose utilizzate per l’impianto correttivo provengono dallo stesso paziente, non costituiscono un materiale estraneo per cui non sono in grado di generare reazioni allergiche.
Il prelievo di grasso autologo avviene in modo non traumatico tramite sottilissime cannule di pochi mm di diametro in anestesia locale.
La sopravvivenza delle cellule impiantate è garantita dalla vascolarizzazione proveniente dai tessuti circostanti e perdura nel tempo.
Ma la cosa più importante è che le cellule adipose sono fonte di cellule staminali in grado di dare origine a linee cellulari molteplici e differenziate in grado di riprodursi nel tempo al fine di garantire la rigenerazione dei tessuti e contrastare i fenomeni dell’invecchiamento cutaneo.
Perche’ il Nanofat grafting rappresenta il nuovo ?
Nanofat é un filler naturale proveniente dal nostro corpo sottoforma di emulsione liquida ricca di cellule staminali, utilizzabile con le stesse modalità iniettive dei comuni filler ma con effetti di reale e propria rigenerazione tessutale.
La fluidità dell’emulsione permette iniezioni superficiali nel derma per il riempimento di rughe e cicatrici e di zone delicate come il contorno occhi e bocca.
La procedura ha dimostrato assenza di effetti collaterali come noduli, cisti o granulomi, se non quelli fugaci legati ad edema ed eritema.
I risultati clinici di rigenerazione tessutale sono visibili a distanza di qualche mese.
Eventuali sedute successive per il mantenimento dei risultati sono consigliabili non prima di 8/12 mesi.
Come si ottiene il Nanofat grafting?
In base alla tecnica di estrazione e manipolazione del tessuto adiposo prelevato si distinguono tre tipi di impianti variabili in dimensioni, il Macrofat, il Microfat ed il Nanofat. Le dimensioni delle particelle di grasso regolano il livello di introduzione a partire dal tessuto sottocutaneo per il Macrofat, al derma profondo per il Microfat fino al derma superficiale del Nanofat.
Nella tecnica del Nanofat il grasso aspirato viene sottoposto ad una diversa manipolazione : lavaggio in soluzione salina, emulsione meccanica ripetuta e filtraggio finale per rimuovere frammenti di tessuto connettivo. Si ottiene un’emulsione liquida facilmente scorrevole in aghi sottili come quelli utilizzati per i comuni filler.
La diversa manipolazione del tessuto adiposo ha dimostrato nel Nanofat l’assenza di cellule adipose vitali ma la conservazione delle cellule staminali e la capacità di proliferazione e differenziazione delle stesse.
In conclusione la tecnica di Nanofat rappresenta una nuova frontiera per il trattamento dell’invecchiamento cutaneo in modo naturale dove il nostro corpo è il fornitore ed artefice del rinnovamento cellulare con risultati estetici naturali, duraturi nel tempo ed in assenza di effetti collaterali .