Tricologia

La visita tricologica è una visita mirata ad individuare eventuali patologie dei capelli e del cuoio capelluto.
Come prima cosa il medico tricologo esegue l’anamnesi accurata del paziente. In questa fase il medico rivolge al paziente una serie di domande tese a verificare il suo stato generale di salute, la presenza di casi di calvizie o altre patologie dei capelli presenti in famiglia, inoltre si indaga sull’eventuale assunzione di farmaci e sulle abitudini di vita, naturalmente in questa fase il paziente espone il problema che lo ha spinto a chiedere la consulenza. 

 

Si prosegue quindi con l’esame obiettivo che consta di diverse fasi:

 

• Esame visivo del cuoio capelluto e dei capelli per accertare la presenza di eventuali diradamenti ed anche patologie della cute del cuoio capelluto come dermatite seborroica, psoriasi etc.

• Pull test: Si tratta di un semplice test che ha la finalita’ di valutare se il paziente in quel momento ha una caduta di capelli anormale o comunque oltre i limiti. Il test consiste nell’afferrare con 2 dita una ciocca di capelli e successivamente esercitare una trazione decisa, l’azione viene ripetuta su tutte le aree del cuoio capelluto. La quantità e le caratteristiche dei capelli che si staccano fornisce molte informazioni sul tipo di caduta.

Videotricoscopia: si tratta di un esame microscopico dei capelli e del cuoio capelluto eseguito con un biomicroscopio a fibre ottiche collegato ad un personal computer. L’esame permette di valutare direttamente le condizioni della cute del cuoio capelluto: in questo modo si può individuare la presenza di sebo, fenomeni infiammatori e desquamazione. Ovviamente la metodica permette di osservare i singoli capelli e di individuarne anomalie come disomogeneità dei diametri , alterazioni dei fusti depressioni peripilari etc. 

Al termine della visita il medico tricologo  formula una diagnosi ed espone al paziente le terapie possibili. Se necessario prescrive ulteriori approfondimenti come esami del sangue o strumentali, per valutare la presenza di problemi internistici alla base della malattia dei capelli. 

Tecnologia TRICOPAT®

La tecnologia TRICOPAT® combina l’azione contemporanea della micro-dermoincisione controllata e dell’onda pressoria per ottenere diverse azioni dinamico-ristrutturanti:

• incremento immediato del microcircolo sanguigno, per un’ossigenazione dei tessuti
• stimolazione del metabolismo cellulare e dei fibroblasti con incremento di collagene ed elastina nel  tessuto
• veicolazione di principi attivi ( fattori di crescita in gel)
• ionoforesi
• energia luminosa ( trattamento fotostimolante con luce led rossa)

 

E’ un trattamento totalmente indolore della durata complessiva di circa 25 minuti e permette in maniera rapida e non invasiva un incremento immediato del microcircolo sanguigno ed un’ossigenazione dei tessuti efficace.

 

Possono essere trattate anche zone molto ampie come ad esempio accade nelle alopecie femminili.

Tecnologia SEFFIHAIR ®

E’ una metodica di medicina estetica rigenerativa , utilizza il potenziale della Componente Vasculo Stromale (SVF) ottenuto dal tessuto adiposo dello stesso paziente ( generalmente addome o fianchi).

 

Una volta aspirato il fianco viene prima emulsionato e poi centrifugato con una procedura specifica e meticolosa chiamata S.E.F.F.I. (Superficial Enhanced Fluid Fat Injection) che permetta di estrarre il tessuto con la maggior concentrazione di Cellule Mesenchimali Staminali di Origine Adiposa (ADSCs) e successivamente iniettato nell’area interessata dall’alopecia , con un ago estremamente sottile. In questo modo i bulbi inattivi, ovvero quelli che sono ancora vivi ma che non hanno le risorse sufficienti per fare crescere un nuovo capello, vengono rinforzati e godono di nuova vita mentre i bulbi deboli che creano capelli sottili acquistano nuova forza per la formazione di capelli più robustiE’ una metodica con recupero immediato, rapida e sicura.

 

Molto utile è l’associazione di SEFFIHAIR ®con altre metodiche , quali il Tricopat , in quanto permette un miglioramento sensibile della vascolarizzazione del tessuto in cui andremo ad impiantare le cellule mesenchimali di Seffihair , a tutto beneficio del risultato finale. SEFFIHAIR ® è un valido aiuto  anche in associazione a terapie con minoxidil (vasodilatatore), Finasteride (inibitore 5α-reduttasi), Carbossiterapia e Trapianto di capelli.

CARBOSSITERAPIA CUOIO CAPELLUTO

La Carbossiterapia è una terapia basata su microiniezioni superficiali di Anidride Carbonica (CO2)  per mezzo di un ago molto piccolo (30G), il cui fine è migliorare il microcircolo locale del cuoio capelluto soprattutto stimolando la neoangiogenesi.

 

Infatti l’Anidride Carbonica, iniettata localmente, altera il rapporto presente tra essa e l’Ossigeno a sfavore dell’Ossigeno. In tal caso si stimola la neoangiogenesi per ripristinare tale rapporto grazie all’afflusso maggiore di sangue arterioso. Quindi si tratta di una naturale stimolazione del processo neoangiogenetico locale che aumentando la quantità di sangue presente stimola la ricrescita dei capelli dai bulbi ancora vitali, ed al contempo l’irrobustimento dei capelli già presenti frenandone la caduta.

 

Il contemporaneo utilizzo della Carbossiterapia con altre terapie topiche locali ne potenzia gli effetti, rendendoli più evidenti e rapidi. Il trattamento è praticamente indolore e privo di rischi importanti ed è controindicato specialmente in caso di gravi insufficienze respiratorie o cardiovascolari.

 

Effetti collaterali sono praticamente inesistenti se non ci sono le controindicazioni sopra menzionate.

PRP (platelet rich plasma)

Il Plasma Ricco di Piastrine (PRP) è un concentrato di plasma sanguigno, che contiene circa da tre a sette volte il numero di piastrine presenti nel normale sangue circolante.

 

Si tratta, infatti, di una sostanza emoderivata del tutto naturale, che viene ottenuta tramite centrifugazione, dopo il prelievo di un limitato quantitativo di sangue dal paziente stesso. L’impiego terapeutico del PRP finalizzato a contrastare il progressivo diradamento della chioma si basa fondamentalmente sulla possibilità di concentrare il contenuto piastrinico per consentire che l’incremento dei fattori di crescita possa accelerare la rigenerazione dei follicoli pilo-sebacei non atrofici.

 

Le fasi di preparazione del PRP comprendono: 

• prelievo di sangue venoso del paziente con una siringa (con anticoagulante)
• preparazione alla centrifugazione
• centrifugazione
• preparazione del coagulante (estrazione della porzione con il PRP)
• attivazione (facoltativa) della trombina
• utilizzo del PRP iniettandolo direttamente nella zona interessata.

 

Il PRP è il Plasma Ricco di Piastrine. La concentrazione dei trombociti nel sangue è tra 150.000 – 350.000/mcl.
La concentrazione delle piastrine nel PRP dovrebbe arrivare al livello 1.000.000/mcl per avere un effetto stimolante importante. Il razionale della terapia con PRP deriva dalla liberazione massiva, da parte delle piastrine attivate, di fattori di crescita che hanno la facoltà di indurre le mitosi cellulari, agendo come un catalizzatore biologico sui più diversi tipi di cellule: fibroblasti, cellule mesenchimali, angioblasti, osteoblasti ed ottenendo come risultato finale un’accelerazione dei processi riparativi e favorendo una ricostruzione dei tessuti.

TRAPIANTO CAPELLI TECNICA F.U.E. (FOLLICOLAR UNIT EXTRACTION) E METODICA D.H.I. ( DIRECT HAIR IMPLANTATION)

Il trapianto è caratterizzato da 3 fasi:

• espianto
• selezione e conservazione delle unità follicolari prelevate
• impianto

 

Come prima cosa viene rasata ad 1 mm una porzione dell’area donatrice (ovvero la nuca e le aree del parietale) per rendere più agevole l’espianto dei follicoli. Le unità follicolari vengono prelevate grazie ad uno strumento di ultima generazione, un punch con micromotore bulbare che monta punte cave delle dimensioni tra 0,7 mm e 0,85 mm. Non vengono effettuate incisioni lineari ed in questo modo l’area di estrazione dopo l’intervento non subirà alcun cambiamento apprezzabile alla vista o al tatto.

 

La seconda fase è costituita dalla conservazione delle unità follicolari, selezionate accuratamente dal chirurgo e mantenute in un terreno di coltura a temperatura controllata (intorno ai 4 gradi), che impedisce i processi di degenerazione e aumenta in modo esponenziale la vitalità delle stesse.

 

Le unità follicolari prelevate nella fase di espianto vengono reintrodotte nel cuoio capelluto con l’Implanter, un dispositivo medicale che assomiglia ad una penna, ma ha un ago cavo sottilissimo sulla punta che penetra per 1-2mm all’interno del cuoio capelluto e consente il diretto impianto dei follicoli seguendo la direzione dei capelli circostanti. Con questa tecnica di recente scoperta, le unità follicolari vengono reimpiantate direttamente sul cuoio capelluto piuttosto che allocate negli appositi alveoli (o piccole cavità), come avveniva nel trapianto capelli eseguito con le modalità classiche, seguendo perfettamente la direzione dei capelli circostanti. Così facendo si ottiene un attecchimento dei follicoli impiantati con percentuali vicino al 100%, una notevole riduzione dei tempi di intervento, una minore invasività della fase di reimpianto e l’ottenimento di risultati dall’estrema naturalezza.

 

In quanto tempo e quali risultati può dare?

La maggior parte dei capelli impiantati cade entro due mesi in seguito allo stress chirurgico che il follicolo subisce tra espianto ed impianto. Questo è un fattore del tutto normale che non deve preoccupare. I follicoli impiantati inizieranno a produrre capelli nuovi con tempi diversi a seconda della fase del ciclo vitale nella quale si trovavano al momento del prelievo (in genere dopo 3-4 mesi dall’intervento). La ricrescita sarà quindi graduale, incrementando mese dopo mese. Un risultato estetico apprezzabile si avrà dopo 6 mesi, mentre si potranno vedere i pieni risultati a partire da 12 mesi dopo l’autotrapianto. Durante questi mesi che vanno dall’intervento alla piena ricrescita dei capelli impiantati, è molto importante che ci sia un controllo periodico da parte del chirurgo per monitorare adeguatamente il corretto raggiungimento di risultati ottimali. I capelli prelevati dalla zona donatrice per essere reimpiantati sono molto più resistenti all’azione degli ormoni androgeni che ne determinano la caduta, in quanto hanno un’origine embriologica diversa. Proprio per questo motivo, i risultati ottenuti dall’autotrapianto possono essere definiti permanenti. I Risultati saranno totalmente naturali, con i propri capelli che ricrescono più forti di prima nelle zone dove erano assenti.

 

Visita con il chirurgo

In sede di visita il chirurgo valuterà la densità della zona donatrice per cm quadrato, in maniera tale da poter calcolare il numero di unità follicolari estraibili e in accordo con il paziente si decidono le aree riceventi da ricoprire. 

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